CRONACA E ATTUALITÀROMA

Termovalorizzatore Roma, dietro front dell’Ue: tecnologia costosa e inquinante.

La commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato il pacchetto Fit for 55 per ridurre le emissioni di Co2

II termovalorizzatore di Gualtieri si scontra contro il muro dell’Europa. La commissione Ambiente del Parlamento europeo ha infatti approvato il pacchetto “Fit for 55”, una sorta di estintore verde per spegnere le emissioni di Co2.

Sono in sostanza 12 iniziative che cambieranno radicalmente il modo di utilizzare l’energia. Una su tutte, però, potrebbe incidere sul futuro dei rifiuti di Roma. Il rivoluzionario pacchetto in tema ambientale prevede infatti che a partire da gennaio 2026 le aziende dei rifiuti debbano acquistare crediti di emissione per compensare le emissioni di Co2. Il Fit for 55, grazie al quale gli eurodeputati vogliono incoraggiare le aziende a ridurre ulteriormente le proprie emissioni, è una vera e propria stoccata a quanto dichiarato in precedenza dal commissario al Green deal europeo, Timmermans, che aveva promosso Gualtieri. Ma è anche una batosta per il termovalorizzatore fortemente voluto dal sindaco di Roma: ancora deve nascere e già si prospettano costi maggioritari. Quindi, per l’Europa, più inquini e più paghi. Ma essendo il termovalorizzatore di Roma un’opera pubblica, i costi maggioritari potrebbero finire sulle spalle dei cittadini romani.

M5S contro il termovalorizzatore: “Peserà sui romani”

Sul Fit for 55, e di riflesso sull’impianto voluto da Gualtieri, sono anche intervenuti i consiglieri comunali Paolo Ferrara, del M5s, e Antonio De Santis, Lista Civica Virginia Raggi, che hanno parlato di un termovalorizzatore “inopportuno, inquinante e, adesso, anche sconveniente sotto il profilo economico”. Il pacchetto Fit for 55, spiegano, “prevede una riduzione delle quote oggi assegnate a titolo gratuito. In altre parole: chi sceglierà la via del termovalorizzatore, tra cui Gualtieri, condannerà i cittadini che rappresenta – i romani, nel caso del sindaco dem – a subire più inquinamento e ad affrontare maggiori costi che, inevitabilmente, si ripercuoteranno sulle casse pubbliche”.

L’obiettivo dell’Europa è infatti quello di lasciare via via la strada dell’inquinamento, investendo in tecnologie a basse emissione di carbonio. “Inquinamento e costi che – per Ferrara e De Santis – si potrebbero completamente abbattere optando per un’economia di tipo circolare, per la transizione ecologica e per fonti di energia più pulite ed ecosostenibili”.

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