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Secondo booster del vaccino Covid, OMS dubbiosa

A vial of the Phase 3 Novavax coronavirus vaccine is seen ready for use in the trial at St. George’s University hospital in London Wednesday, Oct. 7, 2020. Novavax Inc. said Thursday Jan. 28, 2021 that its COVID-19 vaccine appears 89% effective based on early findings from a British study and that it also seems to work — though not as well — against new mutated strains of the virus circulating in that country and South Africa. (AP Photo/Alastair Grant)

Quarta dose, l’OMS non è ancora convinta sul fatto che serva un secondo booster per i giovani sani. Secondo i test citati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sarebbero alcuni benefici a breve termine solo nelle categorie ad alto rischio, come operatori sanitari, over 60 e immunidepressi.

Quarta dose, OMS: “Pochi dati sulle fasce meno a rischio”

“Tuttavia, le informazioni sono disponibili solo per i vaccini mRna e ci sono dati limitati sulla durata della protezione e sui benefici di un secondo booster per i giovani sani”, comunica l’OMS. La prospettiva sarebbe quella di estendere la quarta dose anche ad altre fasce di popolazione, secondo le raccomandazioni provvisorie sul tema dall’Organizzazione con il supporto del gruppo di esperti di immunizzazione (Sage).

Ci sarebbero dunque alcune lacune nella ricerca, sebbene sia evidente l’utilità di un secondo booster per alcuni gruppi di popolazione. Sono sette gli studi pubblicati in merito ma, secondo l’Oms, servono più dati per valutare i reali benefici di una quarta dose di vaccino Covid. “Quando questi dati saranno disponibili, il Sage aggiornerà le sue raccomandazioni di conseguenza”, specifica l’Organizzazione.

L’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di Sanità raccomanda comunque di prendere in considerazione l’introduzione di un secondo booster di vaccino, valuntando con attenzione “le sfide finanziarie e di programmazione di una campagna di questo tipo, rispetto ai benefici incrementali previsti in termini di protezione”.

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