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DAL PADEL FINO AI CIMITERI: ECCO I PROGETTI PIÙ ASSURDI DEL PNRR.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è tornato al centro del dibattito.

Qualcuno, anche all’interno dello stesso governo, si è infatti reso conto delle difficoltà relative alla gestione dei 191,5 miliardi di euro di finanziamenti di cui, occorre sempre ricordarlo, 121 miliardi rappresentano prestiti da restituire all’Unione europea e che, dunque, non sono di certo regalati.

I maggiori sostenitori del PNRR, però, hanno immediatamente lanciato l’allarme, lasciando intendere come il possibile mancato impiego delle risorse rappresenti quasi un peccato mortale.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva anche chiamato a rapporto Giorgia Meloni alcuni giorni fa per ottenere rassicurazioni.

L’esecutivo ha infatti cominciato a porsi delle domande riguardo un Piano che, forse, non sembra essere lo strumento per risollevare l’Italia, come i suoi fautori lo hanno presentato.

Sì, perché non c’è solo un impiego dei fondi che va a rilento, con una spesa di appena 23 miliardi di euro sui 67 al momento incassati.

Il presunto Piano di rinascita del Paese prevede la distribuzione dei finanziamenti europei nei Comuni italiani in progetti che c’entrano ben poco con la ripresa dell’Italia.

L’Italia rinasce con il Padel

Analizzando la documentazione di 118 pagine relativa alle domande ammesse per ricevere i fondi destinati al “potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità”, si può infatti notare una distribuzione verso opere discutibili.

Innanzitutto, in base agli investimenti del PNRR, a risollevare l’Italia saranno i campi da Padel.

Sì, avete capito bene: lo sport divenuto di moda negli ultimi anni la fa da padrone nei progetti dei Comuni italiani, che si riempiranno di nuovi campi grazie ai fondi europei.

In totale, secondo il documento dell’Agenzia per la coesione territoriale, è stato dato il via libera per un investimento da Nord a Sud di ben 2.633.304 euro per la costruzione dei campi da Padel.

Cimiteri per la crescita economica

Il rilancio dell’Italia passerà anche dagli interventi di manutenzione nel cimitero comunale di Ripabottoni (in Molise) con lo stanziamento di 300.000 euro.

Le risorse destinate riguardano comunque altri 33 cimiteri per una spesa che supera abbondantemente quella per i campi da Padel, ammontando a decine di milioni di euro.

Il fan club del PNRR ha difeso, ovviamente su Twitter, l’intervento nel cimitero di Ripabottoni.

Non si capisce però per quale motivo dei normali lavori di manutenzione in un Comune debbano rientrare in un Piano presentato ancora oggi come utile per “le generazioni future” e per generare “una crescita economica” nel Paese.

Fondi per la briscola

Ma la spesa particolare dei fondi PNRR non si ferma di certo ai cimiteri.

Il piano è talmente mirato alle generazioni future che oltre 222.000 euro andranno all’Unione dei Comuni del Distretto ceramico di Sassuolo per finanziare l’attività rivolta agli anziani, chiamata Un giro di briscola.

Peraltro, cercando la parola chiave “anziani” nel documento, i risultati sono ben 156 sulle già citate 118 pagine.

Il centro culturale deserto

300.000 euro andranno poi al centro Audio Video Disco nel Comune di Giuggianello (Lecce).

Per cosa? Secondo il sindaco Luca Benegiamo “per rendere accessibile la struttura anche alle persone con disabilità.

Il centro, al momento, non ha neppure un dipendente ma il sindaco sottolinea che “con i fondi PNRR ci sarà la possibilità di avere in convenzione dei gestori per tre anni”.

Stadi con il PNRR

Di fronte a queste spese, appare quindi quasi inutile la discussione sulle risorse PNRR da utilizzare per riqualificare gli stadi da calcio di Firenze e Venezia, un progetto che è stato già bocciato dall’Unione europea.

In Paesi esteri come Inghilterra o Germania, tra l’altro, sono stati costruiti stadi moderni senza il PNRR.

Alla luce di queste spese curiose con i fondi europei, la dichiarazione del capogruppo leghista Molinari, in cui diceva “meglio non spendere i soldi PNRR che spenderli male”, non appare proprio folle.

Soldi che, ripetiamo, vanno a finanziare campi da Padel e cimiteri ma che andranno restituiti all’Unione europea dopo averli utilizzati in questo modo e dopo essersi resi ancora più ricattabili da Bruxelles.