ITALIANATURA TECNOLOGIA & SCIENZA

Giovane, curvy e lesbica: è nata Vera Wise, la prima “umana digitale” creata in Puglia

Articolo tratto da barinedita.it

Giovani, alla moda, pieni di interessi e seguiti sui social da migliaia di follower. I perfetti influencer insomma, con un’unica differenza rispetto agli altri: non esistono nel mondo reale. Parliamo degli “umani digitali”, tecnicamente Cgi (Computer-generated imagery): “persone” create attraverso software di grafica e intelligenza artificiale che li rendono in grado di cantare, sfilare, recitare e pubblicare contenuti sponsorizzati sui propri canali.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Un trend partito nel 2016 a Los Angeles con la nascita di Miquela Sousa (@lilmiquela), che dopo essere apparsa in vari spot pubblicitari e aver indossato abiti di numerosi brand è diventata una vera e propria star da oltre due milioni e mezzo di seguaci. E come lei nel mondo ce ne sono tante, come l’afro-asiatica Shudu (@Shudu), la giapponese Imma (@Imma.Gram), la coreana Rozy (@Rozy) o la francese Noonoouri (@ Noonoouri).Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Anche l’Italia ha però i suoi Cgi: Nefele, presentata lo scorso gennaio, le gemelle siciliane Eli e Sofi e da qualche mese Vera Wise, la prima umana digitale “made in Puglia”. Vera nasce infatti dall’idea di studio barese di produzione e post-produzione: Kabum, del 35enne Marco Testini e della 36enne Teresa Romano, con il supporto dei designer Federico Spissu e Francesco Dessi. (Vedi foto galleria)

Il duo di Kabum è una nostra vecchia conoscenza. Li intervistammo nel 2013 quando, ancora studenti dell’Accademia di Belle Arti, vinsero la decima edizione del Premio Nazionale delle Arti proprio grazie al connubio tra grafica, arte e nuove tecnologie. Li abbiamo incontrati nuovamente per parlare della loro ultima creazione.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

«L’espressività e la mimica della Wise – ci svelano – sono ispirate a quelle della modella Cara Delevingne con le sue sopracciglia nere e folte. La pelle chiara e gli occhi a metà fra azzurro e verde cielo sono invece dell’influencer italiana Giulia Valentina»

La giovane Vera ha una fisicità giunonica non proprio conforme agli standard di bellezza filiformi a cui siamo abituati su Instagram. Il suo corpo infatti è caratterizzato da seni e fianchi prorompenti, ispirato a quello dell’indossatrice curvy Stefania Ferrario. «Alla base del progetto – spiega Marco – c’è l’idea di restituire il futuro all’umanità. Per farlo abbiamo affidato a Vera la diffusione di temi quali la body positivity, l’inclusività, l’amore per la terra e la natura. La domanda da porsi è: potrà un essere digitale essere d’esempio all’essere umano?».

La storia personale della donna è ovviamente frutto dell’immaginazione degli ideatori. Nasce digitalmente il 12 giugno del 2022, ha 26 anni (e come afferma sul suo sito internet li avrà per sempre), è bilingue in quanto figlia di madre italiana e padre inglese. Ama la moda, la musica funk/rock, la tecnologia e i videogiochi. È una fotografa, è lesbica e ha un QR- Code tatuato sul braccio attraverso il quale è possibile “entrare nella sua vita privata” e quando sarà implementata nel Metaverso (il mondo virtuale immersivo) la si potrà anche incontrare.

«Vera non è stata concepita come influencer – precisa Marco –. Preferiamo presentarla semplicemente come umana digitale proprio perché la sua storia ha un inizio ma non una fine, non sappiamo cosa diventerà. Per il momento condivide contenuti sui canali social. Potrà essere una modella, un’attrice o il personaggio di un videogioco, si adatterà al mercato e ai media plasmando il proprio aspetto».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

Si tratta infatti di un progetto “transmediale”, ovvero un contenuto versatile che può essere utilizzato in diversi ambiti, dal cinema ai videogiochi. A seconda delle necessità la sua estetica si adeguerà a ogni tipo di piattaforma e ai vari contesti: già adesso, oltre alla versione iper-realistica, Vera ne ha anche una più stilizzata e simile a un cartoon.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.

La giovane virtuale possiede anche una propria memoria grazie a un software che genera immagini. Ha dei ricordi che, proprio come quelli degli esseri umani, non sono ben definiti, traducendosi in figure simili ma non identiche al vissuto. «È lo stesso meccanismo che si avvia in noi ogni volta che rammentiamo qualcosa – sottolinea Testini –: c’è sempre un particolare diverso, un elemento in meno. Ci piacerebbe rendere fruibili i suoi ricordi allestendo una mostra fotografica, in modo da portare nel mondo reale qualcosa che esiste solo nel digitale. Le possibilità sono infinite».

E oltre alla “carriera” anche la vita della ventiseienne è ancora tutta in divenire. «La propria storia subirà l’influenza del corso degli eventi – conclude Teresa –: le cresceranno i capelli e la sua visione del mondo si adatterà al contesto in cui vive. E di certo condividerà sui social le sue passioni, come un qualsiasi essere umano».