MUSICA

Una. Nessuna. Centomila, le donne della musica italiana donano 200 mila euro contro la violenza sulle donne

L’emergenza Covid e il conseguente spostamento di tutti gli eventi in programma durante la pandemia non hanno fermato l’impegno delle donne della musica italiana contro la violenza di genere. Sembra passato molto tempo da quando, il 6 febbraio 2020, sono arrivate a sorpresa sul palco dell’Ariston – tra un’esibizione e l’altra dei Big di Sanremo –  sette artiste pronte a lanciare un maxi-evento. Erano Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini. E, tenendosi per mano, davano un appuntamento a tutto il pubblico per il 19 settembre di quell’anno a Campovolo, per Una. Nessuna. Centomila., un concerto contro la violenza sulle donne. Lo hanno fatto con la coscienza (e con l’umiltà) di chi sa di poter dare il proprio contributo. Di chi non considera il proprio talento come qualcosa di privato, ma come un tesoro aperto a tutti. Capace addirittura di fare del bene. 

Questo live, così come tutti i grandi e piccoli eventi programmati, è stato spostato. Lo spettacolo si terrà sempre nella nuova RCF Arena di Reggio Emilia, a Campovolo, ma l’11 giugno 2022A questo link tutte le informazione sull’evento.

Una. Nessuna. Centomila – Il Concerto (prodotto e organizzato da Friends & Partners e Riservarossa) nasce per mandare un messaggio forte contro la violenza sulle donne. Per farlo, le sette donne della musica italiana hanno sentito il bisogno di unirsi, di essere coese e desiderose di creare un unico coro. Ma non solo. Anche perché in occasione del live, ognuna di loro si esibirà con la propria band e porterà sul palcoscenico un collega uomo. Per ricordare a tutti che la lotta alla violenza di genere deve essere combattuta in egual misura, da uomini e donne. Insieme

L’impegno di Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini, dicevamo, non si è fermato. Infatti è di oggi, martedì 21 dicembre, la notizia della donazione di 200mila euro dei ricavi derivanti dal progetto a favore del centro antiviolenza CADMI, Casa di accoglienza delle donne maltrattate. Il CADMI è la prima casa per donne maltrattate nata in Italia (è stata fondata nel 1986) e si occupa del supporto a donne che subiscono violenze fisiche, psicologiche, sessuali, economiche o stalking. La Casa di accoglienza delle donne maltrattate è socia fondatrice della Rete nazionale antiviolenza D.i.ReDonne in Rete contro la violenza. 

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