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Test diagnostico innovativo: brevetto di una genetista brindisina si aggiudica bando Invitalia.

L’Artemisia Lab Srl si è aggiudicato il bando “Brevetti +” promosso dal ministero dello Sviluppo Economico con un test diagnostico, inventato dalla ricercatrice brindisina Concetta Cafiero.

La tenacia e la passione per la ricerca sul benessere e la salute umana sono state premiate con l’aggiudicazione del “bando Brevetti+”, bando promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agevola le imprese per la valorizzazione dei brevetti più eccellenti. Il brevetto che si è aggiudicato il bando denominato “Metodo per la determinazione quali-quantitativa del microbiota intestinale” il cui titolare è Artemisia Lab Srl ha come principale inventore la dottoressa Concetta Cafiero genetista Brindisina.

Si tratta di un test diagnostico innovativo, semplice ed esportabile per la medicina di laboratorio, che consente di valutare in tempi rapidi e in maniera precisa la composizione qualitativa e quantitativa del microbiota intestinale, correlato a determinate forme batteriche responsabili di patologie metaboliche ed infiammatorie. Un test di facile utilizzo che, in tempi rapidi, fotografa il microbiota intestinale. Artemisia Lab lo ha messo a punto con un team di ricercatori guidati dalla genetista Concetta Cafiero. E oggi, quello strumento – utile a scoprire patologie metaboliche ed infiammatorie dell’apparato digerente (anche a seguito del Long Covid) – si è aggiudicato il bando Brevetti+ di Invitalia per la valorizzazione del proprio brevetto.

Il test è stato brevettato nel 2020, ed è stato oggetto di validazione mediante trial clinico che ha prodotto la pubblicazione scientifica dal titolo «Dysbiosis in intestinal microbiome linked to fecal blood determined by direct hybridization», pubblicata sul circuito Springer Nature. La ricerca, interamente finanziata da Artemisia Lab, è stata condotta da un team di ricercatori, guidati dalla genetista Concetta Cafiero e si è avvalso della partecipazione di alcuni ricercatori afferenti sia a diverse strutture di ricerca sul territorio italiano come Asl di Taranto, all’ Università di Catanzaro ed all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

“Sono fiera – dichiara la genetista – che il brevetto di cui sono promotore e principale inventore si sia aggiudicato questo prestigioso bando, eppure nel 2016 quando pensai ad un brevetto su un test per dosare il microbiota intestinale capendone la sua importanza pochissima conoscevano cosa fosse oggi il microbiota dei vari distretti è considerato uno dei principali target per la salute umana. Certo – prosegue Concetta Cafiero – come ha precisato la dottoressa Maria Stella Giorlandino, amministratrice di Artemisia Lab, nel ringraziare tutta la squadra che ha lavorato al progetto ‘ma è solo un ulteriore passo verso la messa a punto di nuovi metodi e tecnologie per i test diagnostici al servizio della salute dei cittadini’”.