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TENNIS, LA ERRANI FERMATA PER DOPING

Sara Errani, campionessa italiana del tennis, resta coinvolta in uno scandalo doping. La Errani, finalista al Roland Garros nel 2012, è stata squalificata dalla Federazione per due mesi: potrà quindi tornare in campo a partire dal 3 ottobre. A darne l’ufficialità è stata la Federazione Internazionale di Tennis che in un comunicato ha così giustificato la decisione: “Un tribunale indipendente nominato ai sensi del programma anti-doping del tennis ha rilevato che Sara Errani ha commesso una violazione contro le regole sul doping e ha squalificato l’atleta, imponendole un periodo di stop di due mesi, a partire dal 3 agosto”. La sostanza rilevata dal test effettuato lo scorso 16 febbraio è il letrozolo, un ormone che figura tra le sostanze proibite dell’agenzia mondiale antidoping (Wada). La squalifica sarà di due mesi, il minimo sindacale, perché la Federazione avrebbe creduto alla buona fede dell’atleta che avrebbe dichiarato di aver ingerito involontariamente la sostanza.

“La Errani ha fornito un campione di urina il 16 febbraio 2017, a seguito di un test fuori competizioni – si legge nella nota della ITF -. Questo campione è stato inviato al laboratorio Wada di Montreal, in Canada, per l’analisi: è risultato contenere letrozolo, che è un inibitore dell’aromatasi, incluso nella sezione S4 (stimolatori ormonali e metabolici) della lista 2017 delle sostanze proibite dalla Wada. Il 18 aprile la Errani è stata accusata della violazione del codice antidoping. Ha prontamente ammesso di aver commesso la violazione delle norme antidoping e ha chiesto l’udienza dinanzi a un Tribunale Indipendente – puntualizza ancora la ITF -. All’udienza del 19 luglio, il Tribunale Indipendente ha raccolto prove e ha ascoltato varie argomentazioni giuridiche dalle parti. Poi ha emesso una decisione motivata il 3 agosto. Il Tribunale Indipendente ha stabilito che la Errani  dovrà osservare un periodo di stop di due mesi, a decorrere dal 3 agosto, fino alla mezzanotte del 2 ottobre; in più ha deciso che i suoi risultati maturati dal 16 febbraio 2017 (data della raccolta del campione di urina) al 7 giugno 2017 (data della sua successiva prova negativa) devono essere cancellati, con conseguente perdita dei punti per la classifica Wta e dei premi vinti nel circuito durante durante il suddetto periodo”, conclude la federazione internazionale del tennis.

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