CRONACA E ATTUALITÀITALIA

Stagista 16enne muore in un incidente stradale

Lavorava in una ditta termoidraulica come stagista, il ragazzo di sedici anni che lunedì mattina è morto in un incidente stradale a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. Si chiamava Giuseppe Lenoci. La vittima viaggiava a bordo di un furgone della ditta, che per cause ancora da accertare è uscito fuori strada schiantandosi contro un albero. Inizialmente si era diffusa la voce che la vittima fosse il conducente, che invece è rimasto ferito. Ad avere la peggio è stato il ragazzo che, a quanto si è appreso, studiava in un centro di formazione professionale nel Fermano, a Monte Urano, e stava svolgendo un periodo di stage curriculare nella ditta. Una parte delle lezioni, teorica, si svolge in aula mentre la parte pratica prevede uno stage presso un’azienda. In questo caso, in particolare, si tratta di corsi organizzati da enti di formazione del territorio e finanziati dalla Regione Marche.

La vicenda richiama la tragedia in cui è morto, un mese fa, nel suo ultimo giorno di stage in azienda, alla conclusione di un percorso tra scuola e lavoro, Lorenzo Parelli, un giovane friulano di 18 anni: una vita spezzata in quel caso da una putrella di acciaio. La tragedia di lunedì mattina non è avvenuta in un cantiere, ma in una zona periferica del Comune che si trova in Vallesina, immediatamente fuori Serra de’ Conti, in via Fornace.

Erano le 11 del mattino, probabilmente la ditta aveva ultimato un intervento e si stava spostando per un nuovo servizio. Il furgone è stato visto sbandare, per poi finire violentemente contro il tronco di un pioppo. I soccorsi sono stati rapidi: i vigili del fuoco sono riusciti a liberare il conducente dalle lamiere, un uomo di 37 anni, che è stato trasportato in gravi condizioni in eliambulanza all’ospedale regionale, a Torrette di Ancona. Per il ragazzo, invece, non c’è stato nulla da fare.

In lutto la comunità di Monturano, di cui è sindaco Moira Canigola. «Tragedie come queste – ha commentato – sono inconcepibili e azzerano le battaglie di sempre per la tutela dei diritti, soprattutto dei minori. In questo momento bisogna fermarsi e riflettere».

La tragedia ha rilanciato le durissime polemiche delle ultime settimane sull’alternanza scuola lavoro. «Questa morte si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all’interno delle scuole» ha dichiarato Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Uds, l’Unione degli studenti, in queste settimane molta attiva nella mobilitazione di piazza sul tema. «Sono morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole, vogliamo che l’alternanza scuola-lavoro e gli stage siano aboliti a favore dell’istruzione integrata. Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima l’idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte».

Intanto venerdì gli studenti saranno di nuovo in piazza in tutta Italia, aggiungendo anche questo tema a quelli già noti della loro protesta, legati soprattutto alla riforma della maturità. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, appresa la notizia, ha lasciato un convegno al quale stava partecipando.

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