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Scontro mortale in Puglia: le tre giovani vittime calabresi Antonio, Silvia e Marcella tornavano da un raduno

Tornavano probabilmente da un raduno cosplay (in cui i partecipanti indossano costumi di personaggi di film, cartoni o fumetti) in Puglia i tre giovani calabresi morti in un incidente stradale avvenuto sulla Statale 100 all’altezza del comune di Mottola, in provincia di Taranto. Le tre vittime – il 31enne Antonio Panzitta di Joppolo, la 23enne di Vibo Valentia Silvia Scardamaglia e la cosentina della Sibaritide Marcella Risoli, di 26 – si trovavano a bordo di una Peugeot 106 che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata frontalmente con una Bmw sulla quale viaggiava una famiglia pugliese di tre persone (tra le quali un 13enne) rimaste ferite.

Sul posto i carabinieri per i rilievi volti a ricostruire la dinamica del tragico impatto, mentre i vigili del fuoco del distaccamento di Castellaneta hanno estratto i corpi dalle lamiere contorte dell’utilitaria e aiutato i soccorritori del 118 a far uscire dall’altra autovettura le persone rimaste ferite, trasferite in codice rosso all’ospedale della Ss Annunziata di Taranto: non sarebbero comunque in pericolo di vita.

Stando alle prime ricostruzioni, dunque, le giovani vittime sarebbero state di ritorno da un raduno cosplay che si era svolto in giornata, tanto che sono state estratte dall’auto con ancora i costumi addosso. Per loro non c’è stato nulla da fare considerata la violenza dell’impatto tra la piccola auto sulla quale viaggiavano e il suv che proveniva dalla direzione opposta.Il tragico scontro è peraltro avvenuto su un tratto di strada da tempo sotto i riflettori per gravi incidenti avvenuti anche nel recente passato: a novembre vi hanno perso la vita tre militari della Brigata Pinerolo 7/o Bersaglieri di stanza ad Altamura, in provincia di Bari, e un 60enne della provincia barese.Non sono mancate le reazioni da parte di esponenti politici pugliesi tra i quali il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio che ha rilevato come le richieste fatte ad Anas di misure urgenti per migliorare la viabilità e la sicurezza di quell’arteria siano finora rimaste senza risposta. «Sono state promesse le installazioni di autovelox, l’allargamento della carreggiata, la posa di spartitraffico nei tratti più pericolosi. Abbiamo il dovere di fermare questa carneficina, altrimenti saremo tutti responsabili – ha affermato – . Per questo chiedo che l’assessore regionale ai Trasporti convochi con urgenza un tavolo permanente con i vertici dell’Anas e con i comuni interessati per studiare un piano di misure da attuare immediatamente».