ARTE & LIBRIITALIA

L’Opera di Robert Capa a Palazzo Rovella a Rovigo

Palazzo Roverella svela i lati meno conosciuti di una delle icone del fotogiornalismo, attraverso le immagini che hanno fatto la storia della fotografia mondiale.

Robert Capa. L’opera 1932-1954, a cura di Gabriel Bauret, è il nuovo appuntamento a Palazzo Roverella con la fotografia internazionale. In un percorso che ricostruisce le tappe principali della carriera di Robert Capa la mostra presenta 366 fotografie, selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum Photos, che offrono il giusto spazio ad opere iconiche che hanno incarnato la storia della fotografia del Novecento. La mostra, tuttavia, non è pensata solo come una retrospettiva dell’opera di Capa, ma mira piuttosto a rivelare attraverso le immagini proposte le sfaccettature, le minime pieghe di un personaggio passionale e in definitiva sfuggente, insaziabile e inquieto. Un uomo con temperamento da “giocatore”, che non esitò a rischiare la vita per i suoi reportage.

“Se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino”. Il motto di Robert Capa s’incarna nei suoi scatti, vere e proprie icone del fotogiornalismo: i resoconti dalla guerra civile in Spagna, la spiaggia dello sbarco in Normandia, i ritratti di Ingrid Bergman (con cui ebbe una storia d’amore), l’invasione giapponese in Cina e la guerra in Indocina sono frutto dell’empatia, oltre che del coraggio, che lo resero il più grande fotografo di guerra dei suoi tempi.

Il valore non solo estetico ma reale del suo lavoro, a cavallo tra testimonianza e denuncia, è ben riassunto da “Robert Capa – L’opera 1932-1954”, mostra che Palazzo Roverella, a Rovigo, dedica alla parabola professionale e di vita del fotografo di origine ungherese, cercando ad andare oltre l’immaginario comune del suo mito. Fino al 29 gennaio 2023 immagini, reportage, estratti di film e persino la registrazione sonora di un’intervista racconteranno l’uomo che insieme a Henri Cartier-Bresson e altri fondò la Magnum, agenzia dalla quale arrivano le 366 fotografie selezionate per la mostra – alcune iconiche, altre meno note, ma tutte accumunate dal respiro cinematografico di chi è stato in grado di forgiare la propria leggenda.