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La Francia torna in sè: stop a mascherina all’aperto e pass vaccinale

E’ la prima volta che sul territorio nazionale due autorità giudiziarie contestano un provvedimento di sicurezza sanitaria

Svolta in Francia dove, dopo mesi di discriminazioni (comunque inferiori a quelle italiane) e minacce, il tribunale di Parigi e quello di Versailles hanno bloccato due decreti della prefettura che obbligavano all’uso della mascherina all’aperto, mentre l’adozione del nuovo pass vaccinale è fermo in Parlamento.
Il tribunale amministrativo di Parigi ha sospeso un provvedimento della prefettura che dal 31 dicembre rendeva obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno, per le strade della capitale francese. La stessa decisione è stata varata dal tribunale amministrativo di Versailles che ha bloccato l’attuazione di un decreto simile, valutando la misura come ‘una interferenza eccessiva, sproporzionata e inappropriata con la libertà individuale’. E’ la prima volta che sul territorio nazionale due autorità giudiziarie contestano un provvedimento di sicurezza sanitaria.

Oltre ai provvedimenti di giustizia, la risposta del governo alla rinnovata emergenza sanitaria sta registrando una battuta d’arresto anche in Parlamento. Dopo una disputa causata dalla rottura del segreto sulle discussioni in corso tra deputati e senatori all’interno della Commissione mista paritaria sul progetto di legge per trasformare il pass sanitario in pass vaccinale, il testo governativo deve essere nuovamente sottoposto all’esame dell’Assemblea nazionale. Il complesso iter parlamentare è accompagnato da vive polemiche tra l’opposizione e la maggioranza presidenziale che di fatto faranno slittare l’entrata in vigore del nuovo pass vaccinale, inizialmente annunciato dal governo a partire dal 15 gennaio.