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Denuncia shock: “Le banche non fanno più credito ai ristoratori”

«Le banche stanno chiudendo i rubinetti al settore Horeca – ristoranti, bar, pizzerie, pub e cocktail bar – perché considerato ad alto rischio fallimento. Il Centro Studi di MIO Italia sta monitorando la situazione, in via di peggioramento dalla fine delle festività natalizie. Infatti, oltre a negare il credito alla ristorazione, le banche stanno segnalando alla Centrale dei rischi tutte le piccole aziende in sofferenza».Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.

«È chiaro che senza liquidità fresca, immessa con nuovi Ristori, la previsione di chiusura di altre 50mila attività entro Pasqua sarà abbondantemente superata. Ricordo che a novembre, nonostante l’emergenza sanitaria, è calata pesantissima la mannaia del fisco. E che tra dicembre e inizio gennaio i locali hanno visto più che dimezzato il loro fatturato, a fronte dell’aumento dei costi di gestione. MIO Italia aveva previsto tutto ciò. Non a caso da oltre tre mesi – unica organizzazione a farlo – sta proponendo cinque azioni urgenti per salvare il settore Horeca. Ma il Governo rimane silente e la politica, tutta, clamorosamente assente», ha concluso Paolo Bianchini.

«Il settore Horeca sta collassando. Nell’anno appena concluso, il 2021, ristoranti, bar, pizzerie, pub e cocktail bar hanno perso il 49% del loro fatturato rispetto al 2019. Non è solo un dato drammatico, ma una tendenza negativa che si sta rafforzando, giorno dopo giorno. Dall’8 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, quindi nell’ultimo mese, il settore Horeca ha fatturato il 54% in meno rispetto allo stesso periodo 2019-2020. Si tratta degli ultimissimi dati di un’indagine a campione effettuata dal Centro Studi di MIO Italia. Dati senz’altro scomodi per qualcuno al Governo, ma fedeli indicatori della realtà che stanno vivendo i piccoli imprenditori, le loro famiglie, e tutta la filiera legata all’attività di somministrazione. E purtroppo non è ancora tutto».

Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.

«Sempre secondo il Centro Studi di MIO Italia, la tendenza negativa proseguirà nei prossimi mesi. Senza misure di sostegno, per il settore Horeca sarà difficile sopravvivere. A trarne vantaggio saranno le multinazionali del cibo spazzatura», ha aggiunto Paolo Bianchini.

«In questo senso MIO Italia propone al Governo cinque azioni da attuare attraverso un Ristori Ter con estrema urgenza. Eccole: prolungamento nel 2022 delle moratorie sui prestiti alle Pmi; reintroduzione del credito d’imposta sugli affitti dei locali; indennizzi veloci e a fondo perduto, per coprire le perdite di dicembre 2021 e del primo trimestre 2022; abbassamento dell’Iva dal 10 al 5%; Cassa integrazione in deroga», ha spiegato Paolo Bianchini.

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