CRISI UCRAINACRONACA E ATTUALITÀ

Kiev di nuovo sotto attacco e il comandante russo in tv minaccia: “Per la Nato abbiamo le armi nucleari”

Bombardamenti russi di nuovo su Kiev, capitale dell’Ucraina. L’attacco si è tenuto intorno alle 5:30. Esplosioni causate a quanto riferiscono le autorità ucraine dai cosiddetti droni kamikaze. L’attacco arriva al 294esimo giorno di guerra, all’indomani della comunicazione del miliardo di euro raccolto per l’emergenza ucraina alla conferenza di Parigi. “Grazie a voi esiste ancora il mio Paese”, aveva detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader del G7. E intanto un comandante russo alla televisione russa torna ad agitare lo spettro delle armi nucleari.

I droni kamikaze sono droni di fabbricazione iraniana in dotazione all’esercito russo. Si schiantano contro un obiettivo e si autodistruggono facendo detonare il carico di esplosivo che trasportano. La contraerea ucraina ha riferito di aver abbattutto in tutto tredici droni russi. I detriti di alcuni avrebbero colpito edifici amministrativi nel quartiere centrale di Shevchenko, ma senza causare feriti. Su uno di questi la scritta in russo: “Per Ryazan!!!!”. Un riferimento alla base militare russa nella città di Ryazan, attaccata lo scorso 5 dicembre. Un’azione attribuita da Mosca a Kiev anche se l’Ucraina non ha mai rivendicato ufficialmente.

Attivati sia nella capitale che nelle città vicine i sistemi di difesa aerea e le sirene di allarme per la popolazione. Le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere in rifugi e luoghi sicuri e a rimanere lontanti dalle finestre delle proprie abitazioni fino a quando l’allarme non sarà cessato. Bombardate nella notte scorsa anche le città di Nikopol e Marhanets, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale. “I russi hanno attaccato tutta la notte il distretto di Nikopol con sistemi a lancio multiplo Grad e Uragan e con l’artiglieria pesante — ha scritto il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko —. Il nemico ha preso di mira due città, Nikopol e Marhanets. Più di 50 proiettili sono stati sparati contro le aree residenziali”. Al momento non risultano vittime e feriti.

La guerra sarà ancora lunga, come provato dalla legge firmata l’11 dicembre scorso da Putin che ha stanziato nove miliardi di rubli, circa 134 miliardi di euro, per il budget del 2023 per la difesa, la sicurezza e le forze dell’ordine. Secondo la Banca Mondiale circa l’8% del Pil russo del 2021. Guerra ancora lunga insomma, mentre un comandante russo di stanza a Donetsk è tornato a ventilare la minaccia nucleare. “L’escalation può essere solo una e noi non abbiamo le risorse per sconfiggere la Nato ma abbiamo le armi nucleari per quello”, ha detto Alexander Khodarkovsky, comandante delle forze russe di stanza a Donetsk, in Ucraina, alla televisione di stato russa. Il video rilanciato da Cnn è diventato nel giro di poco tempo virale sui media.