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Ganna, oro nell’inseguimento invidividuale ai Mondiali su pista di Ciclismo

La faccia vincente dell’Italia nel ciclismo su pista si chiama Filippo Ganna: il 21enne piemontese è infatti campione del mondo nell’inseguimento, accade per la seconda volta in tre anni. Un oro conquistato con il tempo 4’13″607, che rappresenta anche il nuovo record italiano. Battuto, in quello che nonostante la giovane età di entrambi rappresenta un eterno duello, il portoghese Ivo Oliveira (4’15″428), che era stato sconfitto da Ganna anche nella finale degli europei, ma che a sua volta lo aveva preceduto nella rassegna iridata dello scorso anno. Medaglia di bronzo al russo Alexander Evtushenko, che ha regolato il britannico Charlie Tanfield. Per Ganna è la seconda medaglia in questi mondiali, dopo quella conquistata nell’inseguimento a squadre. Anche per l’Italia prosegue il momento magico. Truppa azzurra a quota 4 medaglie: a quelle citate vanno aggiunte il bronzo nell’inseguimento femminile e quella di Scartezzini, argento nello scratch.

La forza di Ganna è stata quella di mantenere un rendimento elevatissimo ma costante. Basta pensare che la finale era stata centrata con un tempo pressoché analogo a quello che gli è valso l’oro (4’13″622), ottenuto nel confronto con il britannico Charlie Tanfield. L’esatto controllo di Ivo Oliviera, che aveva invece sbalordito con un eccezionale 4’12″365 che poi non è stato capace di confermare nella sfida decisiva. Per il piemontese anche la vittoria della programmazione: in inverno è calato di peso (4 kg) ed ha iniziato in maniera convincente una stagione su strada, che lo vedrà dal 7 marzo alla Tirreno-Adriatico, ulteriore viatico per la partecipazione a classiche monumento del Nord come Fiandre e Roubaix.

Medaglie azzurre rappresentano un fiore all’occhiello per un movimento come quello della pista, tornato in auge dopo un periodo abbastanza lungo di anonimato. Al tempo stesso però la pista italiana vive un paradosso, visti i problemi alla copertura dell’impianto di Montichiari (unico coperto in Italia, fa acqua) e che ha costretto gli azzurri, viste le inclementi condizioni del tempo, a riparare in Germania per una preparazione adeguata.

Una giornata purtroppo caratterizzata anche da un bruttissimo incidente: in conclusione dello scratch, specialità che inaugurava l’omnium femminile, un giudice statunitense, Andrew McCord, è stato investito da Xiaoujuan Diao, portacolori di Hong Kong. McCord era entrato in pista per raccogliere un oggetto quando è stato travolto dalla ciclista, che sopraggiungeva a 50 km/h. L’uomo è stato condotto in ospedale e si trova in stato di coma farmacologico..

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