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È giusto uccidere un orso?

Se ne sta discutendo dopo la morte di Andrea Papi, il runner 26enne ucciso in Trentino dall’esemplare noto come “Jj4”. Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (che nel 2011 organizzò un banchetto a base di carne d’orso, poi fermato dai NAS), ha firmato un’ordinanza per abbattere il plantigrado

Il 5 aprile Andrea Papi, un 26enne della Val di Sole, in Trentino Alto Adige, è stato ucciso da un’orsa mentre correva nei boschi che vicino Caldes, il suo comune di residenza.

Il codice identificativo dell’orsa che l’ha ferito a morte è Jj4, e non è la prima volta che questa sequenza alfanumerica balza agli onori delle cronache: nel giugno del 2020, infatti, l’animale aveva ferito due uomini che stavano facendo un’escursione lungo un sentiero del monte Peller, tra la Val di Non e la Val di Sole. Ai tempi il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aveva emesso un’ordinanza per proclamarne l’abbattimento, ma il provvedimento fu contestato da diverse associazioni ambientaliste, tra cui il WWF. Alla fine l’ordinanza di cattura fu annullata dal Tar, che accolse il ricorso degli ambientalisti e dispose che Jj4 dovesse dotarsi di un radiocollare per rendere sempre conoscibile la propria posizione – un dispositivo che, al momento, è scarico e non trasmette più i dati relativi agli spostamenti dell’esemplare.

Con la morte di Papi, alcuni esponenti politici stanno prendendo nuovamente in esame la possibilità di abbattere l’orsa. Ad esempio, l’assessore provinciale Arnold Schuler ha dichiarato che «I carnivori problematici – Schuler si riferisce anche ai lupi, ndr – vanno rapidamente rimossi». L’assessore ha espresso il proprio scetticismo anche verso gli esiti del progetto Life Ursus che dagli anni ‘90 ha reintrodotto l’orso bruno in Trentino. «Rispetto ai calcoli originari – ha spiegato – l’orso si è moltiplicato molto più velocemente ed è evidente che gli serva ora un habitat più ampio». «Questo – ha proseguito – è il perché penso non sia più possibile una buona convivenza tra grandi carnivori, uomini e animali da allevamento». La stessa soluzione è suggerita da Fugatti, che ha firmato una nuova ordinanza “contingibile e urgente” per abbattere l’orso – nulla di cui stupirsi se pensiamo che, nel 2011, per protestare contro il progetto Life Ursus,  l’allora deputato trentino organizzò un “banchetto a base d’orso” durante la festa della Lega a Imer, banchetto poi bloccato dai Carabinieri dei Nas.