CRONACA E ATTUALITÀITALIA

Dalla giustizia al fisco, i 15 punti del programma di centrodestra

Un manifesto di 15 punti dal titolo: “Italia domani”: è il programma di centrodestra messo a punto da un gruppo di sherpa dei partiti della coalizione, sottoposto al vaglio dei leader Meloni, Berlusconi e Salvini.

Figura l’azzeramento della misura contro la povertà voluta dai Cinquestelle. Mai tre partiti devono ancora trovare un accordo su come intendono utilizzare i 10 miliardi annui destinati alla lotta contro la povertà (di cui 6 per i non occupabili).

Tornano i decreti sicurezza, anche se andranno rinùvisti rispetto al passato dopo la bocciatura della Consulta. Sull’immigrazione resta la linea dura: contrasto a quella clandestina con richiesta di avere più polizia

Prevista l’estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato e flat tax «su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese». Questo è il compromesso raggiunto dai tre partiti, ognuno con una sua idea di flat tax. Nella versione precedente non c’era alcun riferimento alla flat tax incrementale, il progetto di Fdi che parla di «costo zero per lo Stato». Sul lavoro è previsto il «taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori». È contemplato anche l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità» e la defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale anche attraverso la detassazione e la decontribuzione dei premi di produzione e le maggiori tutele per il lavoro autonomo e le libere professioni. Inoltre si propone l’estensione della possibilità di utilizzo dei voucher per i settori del turismo e dell’agricoltura

C’è la riforma dello Stato in chiave presidenzialista. Ma anche il riferimento all’autonomia di Veneto e Lombardia e al federalismo fiscale.

Ampio spazio anche alle misure sulla svolta ecologica. C’è la promessa di rispettare gli impegni internazionali sul clima e ad accompagnare l’industria nella riconversione, in più si lancia il progetto di introdurre l’educazione ambientale come «materia obbligatoria nelle scuole secondarie». «Bisogna – si legge nel documento – utilizzare fino in fondo le riorse del Pnr, oltre 70 miliardi, per far decollare la transizione ecologica. C’è inoltre un piano straordinario per il rinnovamento delle reti idriche. Nel programma viene inoltre fatto riferimento al nucleare in aggiunta alle fonti energetiche rinnovabili, pulite e sicure.

C’è anche il capitolo giustizia. Si chiede la separazione delle carriere e la riforma del Csm, la riduzione dei tempi dei processi e la semplificazione dell procedure. Cambia il punto sul processo penale: effettività del giusto processo, razionalizzazione dei riti alternativi e della prescrizione, stop ai processi mediatici.

«L’Italia – si legge nella bozza del programma – aderisce al processo di integrazione europea», patto di stabilità incluso, «ma tutela gli interessi nazionali». Questo vuol dire che la priorità deve essere quella di difendere i dossier italiani a Bruxelles. C’è poi la conferma dell’atlantismo e la fedeltà alla Nato con annesso sostegno anche militare all’Ucraina e condanna dell’invasione della Russia.

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