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Covid, studio USA: “immunità naturale nei non vaccinati osservata fino a 20 mesi dopo l’infezione”

Uno studio statunitense ha analizzato l’immunità naturale e la durata a lungo termine degli anticorpi anti-spike negli individui non vaccinati contro SARS-CoV-2

Al 28 dicembre 2021, circa il 27% della popolazione statunitense non era vaccinata contro SARS-CoV-2, ma la prevalenza dell’immunità naturale rimane sconosciuta. La precedente infezione da Covid-19 è un possibile surrogato dell’immunità naturale, ma uno studio ha suggerito che il 36% degli individui guariti dal COVID sono non responsivi sierologici. Anche tra gli individui che sviluppano anticorpi, la durata di questa risposta oltre i 6 mesi rimane sconosciuta”, si legge in uno studio statunitense, pubblicato su JAMA Network, in cui è stata analizzata l’immunità naturale e la durata a lungo termine degli anticorpi anti-spike negli individui non vaccinati.

In questo studio trasversale su adulti statunitensi non vaccinati, gli anticorpi sono stati rilevati nel 99% delle persone che sono risultate positive al test Covid-19, nel 55% di chi credeva di avere avuto il Covid-19 ma non è mai stato sottoposto a test e nell’11% di chi credeva di non aver mai avuto l’infezione. I livelli di anticorpi anti-RBD sono stati osservati fino a 20 mesi dopo un test positivo, estendendo i precedenti dati sulla durata di 6 mesi”, si legge nello studio.

Sebbene le prove dell’immunità naturale negli adulti statunitensi sani non vaccinati fino a 20 mesi dopo l’infezione confermata da Covid-19 siano incoraggianti, non è chiaro come questi livelli di anticorpi siano correlati alla protezione contro future infezioni da SARS-CoV-2, in particolare con le varianti emergenti. Le implicazioni per la salute pubblica e la comprensione a lungo termine di questi risultati meritano ulteriori valutazioni”, concludono gli autori dello studio.

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