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A Procida Capitale Cultura ‘Echi delle distanze’

A Procida Capitale Italiana della Cultura sono in arrivo musicisti da isole di tutto il mondo: Taiwan, Mauritius, Madagascar, Marshall Islands, Tahiti, Papua Nuova Guinea, Australia, Sardegna, Sicilia, Creta. Il 3 maggio parte la rassegna “Echi delle distanze” con una rappresentativa di artisti e attivisti dall’Oceano Pacifico e Indiano. E tra maggio, giugno, fine agosto e settembre, prenderà forma un vero e proprio arcipelago di concerti, laboratori e incontri capace di esaltare il tema ‘La cultura non isola’ tra spiagge, giardini, belvedere, moli e piazzette. “L’isola è oggi più che mai modello delle culture contemporanee, l’altrove per eccellenza – spiega infatti il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – Nasconde tesori o è meta di fuga, espediente di ricerca della felicità”. Si chiama “Small Island Big Song” la piattaforma che raccoglie musicisti, artisti e attivisti provenienti da isole dell’Oceano Pacifico e Indiano a rischio di spopolamento e scomparsa per l’innalzamento del livello del mare. Atteso sul fronte del clima l’intervento di Selina, già ambasciatrice delle Isole Marshall nel film “Before the Flood” prodotto da Leonardo DiCaprio, la più giovane oratrice alla COP21 per l’Accordo di Parigi. Tra i tanti appuntamenti anche un set acustico all’alba (5 maggio) sulla Spiaggia della Lingua con le sonorità ancestrali delle isole Mauritius (la cantautrice e attivista Emlyn) che intrecciano quelle di Taiwan (la cantante e bassista Putad, la cui vocalità unisce le antiche tradizioni del popolo Amis con una ruvida attitudine rock. E ancora, i concerti di Sauljaljui,(Taiwan), il malgascio Sammy, la violoncellista canadese Julia Kent. Il 4 giugno sbarcherà l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, collettivo franco/svizzero. Tra fine agosto e inizio settembre, attesi l’olandese Yuri Landman, Paolo Angeli, , Teho Teardo, chiusura dal 16-18 settembre, con Alfio Antico la musica cretese della famiglia Xylouris. “Siamo lontani dalle regole del mainstream e del mero intrattenimento – sottolinea Marco Stangherlin, curatore della rassegna e titolare di Wakeupandream – con un cartellone che sfugge alla logica effimera e verticale dei grandi eventi”.

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