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Virginia, stop alle mascherine a scuola e al vaccino obbligatorio. Ciclone Youngkin al primo giorno da governatore

Via le mascherine dalle scuole e stop all’obbligo dei vaccini per i dipendenti pubblici. Il primo giorno da 74mo governatore della Virginia del repubblicano Glenn Youngkin è stato caratterizzato da 11 azioni esecutive tra ordini e direttive che azzerano molte delle misure anti-Covid presenti nello Stato americano ma anche la fine “dell’uso di concetti divisivi, tra cui teoria critica della razza, nell’istruzione pubblica”. 

In particolare, quest’ultima misura è la messa in pratica di una istanza crescente nella galassia Gop e ha a che fare con la Critical care theory (CRT) che secondo la Brookings Institution “non attribuisce il razzismo ai bianchi come individui o anche a interi gruppi di persone” (…)  ma “afferma che le istituzioni sociali statunitensi (ad esempio il sistema di giustizia penale, il sistema educativo, il mercato del lavoro, il mercato immobiliare e il sistema sanitario) sono condizionate dal razzismo incorporato in leggi, regolamenti, regole e procedure che portano a risultati differenziati per razza”, riporta HuffPost. 

Tra gli ordini esecutivi firmati da Youngkin ci sono quelli che consentono “ai genitori di prendere decisioni sul fatto che il loro bambino indossi una maschera a scuola” e ” di istituire una commissione per combattere l’antisemitismo”. Tra le direttive esecutive quella che puntano a “ripristinare le libertà individuali e la privacy personale revocando il mandato del vaccino per tutti i dipendenti statali”.

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