SPETTACOLI

Torino Jazz Festival, otto giorni di concerti in città

Saranno le Ogr il palcoscenico principale del Torino Jazz Festival. Accantonate le “Narrazioni Jazz” che lo sostituirono nell’anno 2017, per la rinnovata kermesse in programma dal 23 al 30 aprile e diretta da Giorgio Li Calzi, in questa edizione, niente piazze né location all’aperto.

Non solo Ogr

Piazza Castello è stata infatti accantonata per ragioni di sicurezza, di budget e condizioni meteo ma si tratterà comunque di un festival “diffuso”. Oltre alle Ogr, gli spettacoli main pomeridiani, a partire dalle 17.30, si svolgeranno al Conservatorio Giuseppe Verdi e al Piccolo Regio Giacomo Puccini. Laboratorio di cultura per antonomasia, Torino intende sostenere e promuovere le produzioni e le sperimentazioni musicali, chiamando a collaborare tutte le realtà della città. Saranno coinvolti nel TJF gli oltre 20 club cittadini in cui si suona jazz tutto l’anno e circa 250 musicisti.

“Il jazz vanta a Torino una lunghissima tradizione – ha dichiarato la sindaca Chiara Appendino -. Si tratta di un patrimonio artistico e culturale che ha continuato a vivere in città grazie alla tenacia di piccoli club, alla qualità dei suoi musicisti e al gran numero di appassionati. La sesta edizione del Torino Jazz Festival ne conferma la vocazione e intende essere un tributo a chi ne ha coltivato la passione. Un festival che vuole soddisfare l’interesse di un vasto pubblico proponendo concerti e appuntamenti accessibili a tutti grazie all’importante sostegno di partner e sponsor che hanno creduto in questa rinnovata sfida culturale”.

Un po’ di numeri

E sempre a proposito di numeri: 8 giorni di festival, 19 sedi, 8 circoscrizioni, 60 concerti (19 concert e 41 club) di cui 40 a ingresso gratuito, 2 anteprime. 40 jazz blitz a ingresso gratuito, 2 marching band, 3 giorni di meeting e 3 di masterclass, 2 mostre, 40 persone coinvolte nell’organizzazione del festival e 40 volontari. I biglietti per i concerti a pagamento avranno comunque un costo popolare, compreso tra i 5 e i 12 euro. La kermesse intende proporsi come evento primaverile internazionale tuttavia, l’edizione 2018 conta di sperimentare richiami anche nel resto dell’anno, con appuntamenti musicali e il coinvolgimento delle orchestre di allievi del Conservatorio e della Scuola Civica di musica e gruppi di studenti delle più titolate scuole specialistiche di jazz.

Gli ospiti

Il programma del TJF sarà interpretato da grandi “vecchi” del jazz statunitense e da artisti che rappresentano l’evoluzione attuale del jazz, nel rock, nella musica elettronica e nei nuovi linguaggi improvvisativi che oggi contengono una forte identità extra-americana. Il concerto inaugurale, lunedì 23 aprile alle 20.30, al Museo del Cinema, sarà affidato alla formazione più crossover del festival, i viennesi Radian, maestri nella contaminazione di sonorità elettroacustiche calate in un linguaggio minimalista e post-rock.

Negli otto giorni, oltre all’energia degli assoli e delle jam session, si svolgeranno meeting, sonorizzazioni realizzate in aree pubbliche e private, incursioni musicali in luoghi atipici.Tra gli ospiti più attesi Fabrizio Bosso con Banda Osiris; Carla Bley e Steve Swallow con Torino Jazz Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera e Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis e la prima italiana di un’artista iconica, Melanie De Blasio. Senza contare i numerosi spettacoli pomeridiani, aperitivi in musica ed esibizioni serali.

Jazz Blitz

Inoltre, con i “jazz blitz” la musica entrerà gratuitamente nei luoghi dell’assistenza, nelle residenze diurne e notturne, nelle case di ospitalità, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza, posti dov’è difficile fruire di sonorità dal vivo. Alcuni interventi raggiungeranno anche un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione.

 

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