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Torino, 338 medici no vax sospesi. Ma quelli guariti possono rientrare al lavoro?

C’è soltanto una cosa più complessa da gestire, rispetto all’epidemia: le interpretazioni delle note ministeriali, nelle more delle quali si apre una terra sostanzialmente di nessuno.

L’ultima puntata, in ordine di tempo, rimanda al documento inviato da Roma pochi giorni fa: il personale sanitario che non è in regola con le vaccinazioni, ma risulta guarito dal Covid, resta ugualmente sospeso dall’attività lavorativa fino a che non si metterà in regola con la legge che prevede l’obbligo vaccinale.

Tutto chiaro? Per niente, considerato che – hanno eccepito a stretto giro tutti gli Ordini professionali coinvolti – chi ha contratto il Covid non può essere vaccinato prima di 90/120 giorni (anche qui le interpretazioni variano) dalla guarigione. Non lo dicono gli Ordini ma l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, con motivazioni di carattere scientifico. Da qui l’enpasse, anche in Piemonte: dove a fronte dei medici sospesi dalla professione perché senza scusanti – solo a Torino 338 (221 medici, 26 odontoiatri, 31 doppi iscritti) – ce ne sono molti altri non vaccinati ma momentaneamente reintegrati sul posto di lavoro perché guariti dal Covid e in attesa che trascorra il lasso temporale necessario per sottoporsi alla vaccinazione. Giusto così oppure, come fa fede la recente nota ministeriale, dovrebbero restare a casa sena se e senza ma?

«In realtà non si sa – ammette il dottor Guido Giustetto, presidente Ordine Medici e Odontoiatri di Torino -. Non a caso, a breve si attende una nota esplicativa da parte del Ministero. In sintesi: si tratta di capire se prevale l’interpretazione più restrittiva, chi non è vaccinato non rispetta la legge e quindi non può lavorare, a prescindere, o quella che invece tiene conto del parere di Aifa.

Un’altra grana per un Ordine che, alla pari di quello degli infermieri, è stato demandato a verificare la situazione degli iscritti, caso per caso: 51 le istruttorie in corso, al netto dei dottori già sospesi; questa settimana partiranno altre 500 lettere di accertamento di altrettante posizioni. 

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