ITALIAMUSICA

Sick Luke: «Non sbaglio un disco, sono il Re Mida della nuova musica»

Sick Luke: «Non sbaglio un disco, sono il Re Mida della nuova musica»

Quando un producer di successo come Sick Luke (Luca Antonio Barker), che ha lavorato tra gli altri con Guè Pequeno e MSICK arracash e ha contribuito ai successi della Dark Polo Gang e della trap, esce allo scoperto con il suo primo disco, conquista le classifiche: riunendo i nomi del rap, dell’urban e del pop italiano, X2 è diventato il terzo disco più ascoltato al mondo nella settimana di debutto secondo i dati di Spotify.
Si sente un re Mida?
«Quasi (ride) Esco dalle cose classiche che si sentono in giro, produco quello che mi piace. Con X2, che contiene brani adatti a tutte le ore del giorno e per tanti stati d’animo diversi, vorrei arrivare a più persone possibili, perché a uno piace questo a uno quello; poi spero ci sia anche chi ama tutto il disco».
Come è riuscito a riunire Sfera Ebbasta, Gazzelle, Gaia e tantissimi altri, diversi tra loro?
«Mi hanno dato fiducia. Come dicono nel mondo trap, Sick Luke non ne sbaglia una».
Lo dicono per il lavoro fatto con la Dark Polo Gang?
«Probabilmente sì. DPG a parte, in quel periodo le mie basi e quelle di Charlie Charles (altro producer, nda) hanno plasmato il sound della musica italiana. Adesso è diventato lo standard. Ecco perché con questo disco ho voluto fare cose nuove».
In Libertà canta con suo padre, Duke Montana, che ha fatto parte del collettivo hip hop TruceKlan. È la prima volta che lei fa sentire la sua voce?
«Lo avevo fatto in passato ma non in maniera ufficiale. I fatti di cui parlo in Libertà ci tenevo a cantarli con mio papà. Avere lui nel disco era un dovere, per stima artistica e perché mi ha messo lui nel gioco».

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