CRONACA E ATTUALITÀITALIAVIOLENZA SULLE DONNE E MINORI

Picchiata e stuprata nel suo palazzo, la salva la madre: arrestato un marocchino 25enne

Non dimenticherà facilmente la brutta avventura vissuta domenica sera. L’aggressione e l’abuso sessuale resteranno impressi nella sua mente per molto tempo. Una donna di 37 anni di Verona ha subito violenza nell’androne del palazzo dove vive e solo il tempestivo intervento di sua madre, attirata dai rumori e dalle urla, ha evitato il peggio. L’aggressore, colto in fragrante, si è dato alla fuga lasciando la vittima sanguinante a terra. La 37enne è stata immediatamente trasportata in ospedale, dove è rimasta ricoverata per cinque giorni. Le indagini dei carabinieri sono state molto veloci. In breve tempo i militari hanno fermato un sospettato, un giovane di 25 anni originario del Marocco.

L’uomo, che aveva adocchiato la sua preda fuori da un locale, l’ha seguita fino a casa, nel quartiere di San Michele. Appena ha messo piede all’interno del palazzo è scattata l’aggressione. La donna è stata malmenata brutalmente e molestata sessualmente. Senza l’intervento della madre l’abuso sarebbe stato portato a termine, dato che la 37enne aveva quasi perso i sensi. Dopo la fuga dell’aggressore sono stati allertati i carabinieri ed è stata fatta una telefonata al 118. L’ambulanza, giunta sul posto, ha preferito trasferire la donna, in evidente stato di choc, all’ospedale di Borgo Trento.

I carabinieri, intanto, si sono messi sulle tracce dell’aggressore immediatamente e grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza e alla testimonianza della vittima di violenza, che avrebbe riconosciuto il giovane dalle foto segnaletiche, il 25enne è stato fermato e portato in caserma. Si tratterebbe di un immigrato marocchino irregolare, anche se dalle prime analisi risulta incensurato. Interrogato dal giudice per le indagini preliminari si è dichiarato innocente. Ha affermato di essere vittima di uno scambio di persona e di non avere nulla a che fare con l’aggressione e lo stupro. Per avvalorare la sua tesi, il 25enne ha anche mostrato un biglietto aereo per la Spagna, evidenziando che se fosse stato colpevole sarebbe sicuramente scappato. A quanto pare, il marocchino non è stato creduto dal giudice che ha disposto per il giovane la custodia cautelare nel carcere di Montorio, con le accuse di lesioni e violenza sessuale aggravate.

Come riporta il Corriere del Veneto, l’avvocato difensore del marocchino ha chiesto ulteriori accertamenti tecnici, oltre al vaglio delle telecamere di videosorveglianza e alla testimonianza della vittima. A questo punto risulteranno decisivi i rilievi effettuati sul corpo del presunto aggressore. Sul braccio del 25enne è stato trovato del sangue che si presume appartenga alla 37enne.