CRONACA E ATTUALITÀESTEROITALIA

“Papa Francesco un usurpatore”. Scomunicato un parroco nel livornese

a cura di Massimiliano Spinella

Dopo Don Minutella un altro parroco scomunicato, Don Guidetti, entrambi per aver affermato ai fedeli che Papa Francesco sarebbe un usurpatore e il vero Papa finchè era rimasto in vita sarebbe stato Ratzinger.

Paolo Flores d’Arcais, direttore di Micromega e acerrimo nemico dell’ex Pontefice tedesco, riferì che Joseph Ratzinger andava eliminato come Papa in quanto ostacolo principale a inarrestabili dinamiche globaliste, soprattutto per la sua guerra contro la modernità fatta di restaurazione della dottrina, revisione del Vaticano II, attacco al relativismo, la volontà di riconfermare le radici cristiane dell’Europa e i diritti non negoziabili.

Posizioni forti contro tutto il mondo-mondano, la massoneria, le lobby e i poteri forti.

Ratzinger aveva profetizzato che “La democrazia senza la fede si riduce a guscio vuoto e sarà annientata” e “Ben presto non si potrà più affermare che l’omosessualità è un obiettivo disordine”

E proprio in questi giorni Papa Francesco avrebbe ordinato qualcosa mai accaduto per nessun’altro Pontefice, «Via gli stemmi di Benedetto XVI dalle casule!». Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e gli addetti della Sacrestia Pontificia hanno così spedito le casule (di tutti e quattro i colori liturgici) in sartoria per sostituire lo stemma del pontefice defunto con la tiara e le chiavi decussate. Tutti gli altri paramenti con gli stemmi di San Paolo VI, San Giovanni XXIII o San Giovanni Paolo II sono tutti nella sacristia pontificia e nessuno ha osato mai toccarli. Un accanimento contro il Papa, Joseph Ratzinger, che sarebbe stato il “katechòn”, il difensore della Fede, profetizzato dalle lettere di Paolo, in cui prima della seconda venuta di Cristo sarebbe dovuto cadere colui che ostacolava la supremazia del Diavolo sulla Terra.