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Lampedusa, un pompiere organizza una spaghettata per i migranti

Erano stremati, ma soprattutto affamati”, ha raccontato il vigile del fuoco Antonello Di Malta che ha accolto a casa un gruppo di ragazzi del Burkina Faso. “Uno di loro si è messo in ginocchio chiedendo da mangiare”. L’isola è al collasso per i continui sbarchi di questi giorni.

Doveva andare a cena con amici, dove lo attendeva una grigliata di sgombro, quando ieri sera si è ritrovato davanti casa una decina di giovani del Burkina Faso che chiedevano qualcosa da mangiare dopo essersi allontanati dall’hotspot di contrada Imbriacola. Una storia di umanità arriva dalla casa di un pompiere di Lampedusa, dove ieri il consiglio comunale ha proclamato lo stato di emergenza in seguito all’ondata di sbarchi di migranti che sta portando l’isola al collasso.

“Erano stremati e affamati””Erano stremati, ma soprattutto affamati – racconta il vigile del fuoco Antonello Di Malta – uno di loro si è messo in ginocchio chiedendo da mangiare”. Di Malta ha rinunciato alla sua cena con amici, è rientrato a casa e, assieme alla madre, ha preparato una spaghettata. “Li ho fatti accomodare nella veranda di casa mia”, racconta Di Malta – e abbiamo cenato con loro. Avevano una fame pazzesca. Ma questa cosa la stanno facendo tutti, o quasi, i lampedusani. Perché tutti diamo una mano”. Di Malta, nonostante avesse una serata programmata già da un po’, non se l’è sentita, racconta, “di lasciarli senza mangiare”. “Mi hanno raccontato di essere originari del Burkina Faso, di essere partiti da Sfax e che hanno fatto un viaggio di quattro giorni”.La Croce Rossa: “Situazione complessa”Intanto questa mattina la responsabile migrazioni della Croce Rossa Italiana Francesca Basile, dall’hotspot di Contrada Imbriacola, ha comunicato che sull’isola “oggi ci sono continui trasferimenti e all’hotspot ci sono circa 4.200 presenze”. La situazione “è sicuramente complessa e, gradualmente, stiamo cercando di tornare alla normalità. Nonostante le criticità, abbiamo cercato di distribuire brandine alle persone per non farle dormire all’addiaccio, abbiamo fornito a tutti cibo e fatto la distribuzione della cena e anche nella giornata di oggi tutti riceveranno ciò di cui hanno bisogno”.