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Il femminicidio di Rossella Nappini: tra le ipotesi, il movente economico

L’uomo sospettato di aver massacrato a coltellate l’infermiera è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Domani fiaccolata al San Filippo Neri in ricordo della donna

C’è tanto dolore, rabbia e sgomento per l’ennesimo femminicidio. Rossella Nappini, l ‘infermiera massacrata a coltellate lascia soli i suoi due figli. In sua memoria, la Asl Roma 1 ha organizzato  una fiaccolata per domani, giovedì 7 settembre, alle ore 19:00 presso il San Filippo Neri di Via Giovanni Martinotti a Roma

Intanto proseguono le indagini sull’omicidio. Secondo chi indaga sarebbe Adil Harrati ad aver ucciso Rossella Nappini. L’uomo di origine marocchina è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. 

La testimonianza della madre della vittima ha indirizzato gli investigatori sulle tracce del 45 enne accusato di aver massacrato a coltellate l’infermiera il cui corpo è stato trovato all’androne di un palazzo del quartiere Trionfale. Decisivo anche il racconto agli investigatori di una vicina che ha visto un uomo allontanarsi dall’edificio senza correre subito dopo aver sentito le urla di una donna. Rossella avrebbe tentato di difendersi, come dimostrano le ferite sulle sue braccia. 

L’uomo è stato rintracciato nella notte. Era a casa, a poca distanza dal luogo dove è avvenuto l’omicidio. Trasferito al carcere di Regina Coeli sarà interrogato oggi per la convalida del fermo.  

Gli inquirenti stanno indagando nella vita privata del 45 enne. Viveva a Torrevecchia insieme a un coinquilino come lui di origini marocchine. Si dava da fare come operaio e robivecchi, vendendo oggetti usati ai mercatini. Adil Harrati aveva conosciuto Rossella Nappini pochi mesi fa dopo aver fatto alcuni lavori di ristrutturazione nella casa della donna a Trionfale. I due erano diventati amici e poi avevano iniziato una relazione che si era chiusa da poco. In passato l’infermiera era stata vittima di stalking. La sua macchina era stata anche imbrattata con della vernice rossa. Ma la donna non aveva denunciato. 

Sull’omicidio si ipotizza anche un movente economico. Rossella doveva prelevare una somma di denaro, forse da consegnare al nord africano. La zia parla di un periodo difficile nella vita della nipote.