ARTE & LIBRIITALIAROMA

I Galli Veraci della Politica. Non Polli del Partito Preso

Filippo Bragat provocatore o pittore? lui stesso ci dice: “Ho sempre giocato tra la cultura pop, tra il sacro e il profano, ho mescolato realtà con la mia idea di realtà,fatta anche di controsensi.” Bragat è l’artista che si ispira a ciò che succede intorno a lui,la politica è un terreno fertile per le sue idee.

Quando realizza le due tele con  protagonisti due grandi galli li associa all’agone politico,la lotte del potere tra politici. In un Paese che non trova pace dato il susseguirsi di Governi e Governanti. Le immagini hanno la forza di riassumere il presente, di trasformarlo, di anticiparlo.

Ci svela l’artista: “E’ come se usassi un inganno artistico, una sorta di gigantesca lente di ingrandimento per svelare tutti i dettagli di tutte le realtà possibili”.

L’antidoto a questa realtà esiste è la fortuna di non guardare programmi demenziali con tribune elettorali, come affermava Battiato.

Insomma per partito preso senza avere dinanzi chiaro il futuro della Nazione. La lotta per il potere politico e la virulenza del “Gallo”che picchietta con il suo becco la delicatezza del pensiero e guida il  pennello dell’artista.

In un mattina di Giugno con il sole che illuminava la piazza di Montecitorio i due  curatori d’arte Salvatore Greco e Mario Tacinelli portano le tele dei due “Galli”nel luogo deputato,lì dove è il regno dei politici,incontrano l’On.Saverio Congedo (Fratelli d’Italia) e Claudio Stefanazzi (Partito Democratico) sono stati fotografati con accanto i Galli, hanno prestato la loro immagine all’Arte viva dell’artista che con i suoi “Galli” vuole mettere in risalto la ricerca del consenso e della differenza tra politici che combattono per le loro idee meritevoli al di là del colore del loro partito e quelli che come “Stupide galline si azzuffano per niente” (citazione di Battiato)

Il Parlamento Italiano apre la mente alla lucida analisi del rapporto  degli   Italiani e la Politica.”Fare politica come Amministratore è un servizio”. Afferma l’avvocato degli artisti e curatore d’arte Salvo Greco,gli fa eco il curatore Mario Tacinelli  “Occorre sempre credere nelle proprie idee per costruire il bello dal nulla”Così è stato per noi – proseguono all’unisono Greco e Tacinelli – passo dopo passo con serietà e pazienza senza essere galli protagonisti,bensì ospiti d’arte altrui,siamo interpreti di un pensiero interiore dell’artista,si può costruire una mostra personale che sappia manifestare ogni  sfaccettatura della comunicazione creativa, quale  sia il pensiero,come accade per la politica,dove ogni idea è meritoria“

Sabina Fattibene