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“Ero sano. Ora mi resta un anno di vita”. Calcio sotto choc: l’annuncio di Eriksson

“Ero completamente sano, poi sono crollato, sono svenuto e sono finito in ospedale. Dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore”. Un’intervista che in poco tempo ha fatto il giro del web e ha lasciato di sasso tutti gli appassionati di calcio. Perché a parlare è una vera star, un’icona, un mito: l’allenatore Sven Goran Eriksson.

“Un anno di vita, nella più ottimistica delle ipotesi”, aggiunge rivelando la sua drammatica condizione di salute. È successo tutto all’improvviso. Il giorno prima aveva corso chilometri. Poi il buio. Come accade a sempre più persone. In questa scia drammatica di malori improvvisi e di tumori che vedono l’incidenza aumentare di giorno in giorno.

L’ex tecnico di Roma, Lazio e Inghilterra ha parlato alla radio svedese P1, rivelando che gli è stato diagnosticato un cancro terminale e, nella migliore delle ipotesi, gli resta circa un anno di vita. “Tutti vedono che ho una malattia che non fa bene, e tutti suppongono che sia un cancro, e lo è. Ma devo combatterla il più a lungo possibile. So che nel migliore dei casi ho circa un anno, nel peggiore dei casi anche meno. O nel migliore dei casi suppongo anche di più. Non credo che i medici che ho a disposizione possano essere del tutto sicuri, non possono mettere un giorno. È meglio non pensarci. Devi ingannare il tuo cervello. Potrei andare in giro a pensarci tutto il tempo e sedermi a casa ed essere infelice e pensare di essere sfortunato e così via”, ha raccontato.