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Elisabetta Franchi: «Assumo solo donne “anta” perché hanno già fatto figli»

La stilista a un evento ha spiegato perché nella sua azienda non c’è posto per ragazze giovani in posizioni importanti: «Le prendo che lavorano 24h». Sui social critiche e polemiche. La replica: «Sono stata fraintesa, le mie parole strumentalizzate»

Elisabetta Franchi non ha mai peli sulla lingua. La stilista, 53 anni, fa della schiettezza un suo vanto, come ha spiegato in una diretta Instagram su Moda Corriere qualche tempo fa. Secondo lei è proprio la sua spontaneità una componente del suo successo. Ma le ultime dichiarazioni che ha rilasciato durante un evento a Milano («Donne e Moda: il barometro 2022, organizzato da PwC Italia e Il Foglio) le hanno attirato una valanga di critiche sui social (la stilista ha poi risposto alle polemiche in un’intervista al Corriere). In pratica, parlando di donne e lavoro ha spiegato perché nella sua azienda non c’è posto per le under 40 in posizioni di rilievo. Perché se le donne giovani si assentano due anni per una maternità è un problema. Ma alla domanda «anche lei ha fatto figli lavorando» — rimanendo a capo del marchio di moda che porta il suo nome — la Franchi ha glissato ed è passata oltre.

Ecco cosa ha detto, come si può vedere in un video postato su Twitter da Stefano Guerrera (che ha dato il via a una discussione con polemiche). «Quando metti una donna in una carica molto importante poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni perché quella posizione è scoperta — ha affermato durante l’intervista-incontro —. Un imprenditore investe tempo e denaro e se ti viene a mancare è un problema, quindi anche io da imprenditore responsabile della mia azienda spesso ho puntato su uomini».

E ancora: «Oggi le donne le ho assunte ma sono anta, questo va detto, comunque ancora ragazze ma cresciute. Se dovevano far figli o sposarsi lo hanno già fatto e quindi io le prendo che hanno fatto tutti i giri di boa e lavorano h24, questo è importante». Insomma, chi firma un contratto con la sua azienda deve dare una disponibilità totale, giorno e notte.

Apriti cielo. Su Twitter sono fioccati commenti al vetriolo. Ma ci sono anche le ironie e i commenti di persone che la giustificano. L’argomento tiene banco tra chi inorridisce a tale ragionamento e chi non riesce a crederci.

La replica di Elisabetta Franchi alle polemiche si può leggere nelle sue storie Ig. Qui, la stilista afferma che c’è stato «un grande fraintendimento» e che le sue parole sono state strumentalizzate, precisando che l’80% della sua azienda è formato da quote rosa, di cui il 75% è costituito da giovani donne impiegate e il 5% da dirigenti e manager donne. Mentre il restante 20% maschile è composto per il 5% da manager.

E scrive sul suo account social: «La mia azienda oggi è una realtà quasi completamente al femminile. L’oggetto in discussione all’evento a cui ho partecipato è la ricerca di Price dal titolo — Donne e Moda — da cui è emerso che nella società odierna le donne non ricoprono cariche importanti. Perché? Purtroppo al contrario di altri Paesi, è emerso che lo Stato italiano è ancora abbastanza assente, mancando le strutture e gli aiuti, le donne si trovano a dover affrontare una scelta tra famiglia e carriera. Come ho sottolineato, avere una famiglia è un sacrosanto diritto. Chi riesce a conciliare famiglia e carriera è comunque sottoposta a enormi sacrifici, esattamente come quelli che ho dovuto fare io».

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