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Cinema della verità a Faenza Un’antologica di Marco Martinelli

Torna, a partire da domani, ‘Il cinema della verità’, rassegna dedicata al docufilm d’autore in programma al Ridotto del Teatro Masini di Faenza a ingresso gratuito. Per questa quinta edizione, ‘Il cinema della verità’ presenta un’antologica della produzione cinematografica di Marco Martinelli, eclettico regista e drammaturgo – fondatore con Ermanna Montanari del Teatro delle Albe di Ravenna – nella cui opera – sia teatrale che cinematografica – contemporaneità, sperimentazione e ricerca si fondono in risultati di altissimi livelli.

Martinelli ha firmato oltre cinquanta regie e i suoi testi sono pubblicati e messi in scena in Italia, Francia (selezionati da Face à Face e Fabulamundi), Belgio, Germania, Romania, Slovacchia, Cile, Russia, Brasile, Senegal e Stati Uniti (selezionati da “Italian & American Playwrights Project”) ed è fondatore della “non-scuola”, pratica teatral-pedagogica con gli adolescenti raccontata nel volume “Aristofane a Scampia” (Ponte alle Grazie Editore) pubblicato in Francia per Actes Sud per il quale ha vinto il premio del Syndicat professionnel de la Critique come “Miglior libro sul teatro”.

Nei lavori che saranno presentati, centrale è la figura di Dante e la sua poetica – parte della sua produzione nasce per il Settecentenario della morte del sommo Poeta – così come è importante, nella cifra artistica del regista, osservare, indagare, rappresentare realtà sociali e civili lontane, con uno sguardo attento alle storie “dei giusti”. Tre le opere e gli appuntamenti programmati per Il Cinema della Verità 2022, domani 7 e 14 aprile, come sempre a ingresso gratuito.

In ‘Fedeli d’amore’, film che domani alle 21 inaugura la rassegna, Marco Martinelli riscrive e reinventa per il cinema l’omonimo poemetto scenico “attorno” a Dante e al nostro presente, centrato sulla straordinaria ricerca vocale di Ermanna Montanari e la musica elettroacustica di Luigi Ceccarelli.

‘The sky over Kibera’, seconda opera in programma il 7 aprile, è un film d’arte: ci racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum di Nairobi, Kibera, dove il regista ha lavorato con 150 bambini e adolescenti, reinventando il capolavoro dantesco in lingua inglese e swahili.

Chiude la rassegna il film sulla donna birmana Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, ‘Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi’, il 14 aprile alle 21.

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