Stato di Emergenza ai Campi Flegrei

Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha manifestato la necessità di dichiarare lo stato di emergenza nazionale nella zona dei Campi Flegrei in Campania, dopo le due forti scosse di terremoto. Due scosse 4.4. e 3.5 hanno dato via ad un nuovo preoccupante sciame sismico. La paura non abbandona la popolazione della zona che è sempre più a rischio. La scossa è la seconda più forte registrata negli ultimi anni, e questo ha reso imminente lo stato di emergenza. Ma cosa comporta in pratica tale status?Il ministro chiederà al governo di proclamare lo stato di emergenza nazionale per i Campi Flegrei, decisione che dovrà essere approvata dal Consiglio dei ministri. In caso positivo, la situazione cambierà sotto il profilo giuridico. L’emergenza nazionale infatti viene decretata per condizioni ed eventi eccezionali di emergenza, come una crisi sanitaria, come è stato durante quella del Covid19, alluvioni, incendi o terremoti di vasta portata. Lo status di emergenza nazionale permette anche di derogare norme di legge e vincoli di bilancio per stanziare fondi per sostenere la popolazione. Inoltre, non da poco, permette allo Stato di limitare le libertà personali dei cittadini per fini sanitari o di sicurezza.Necessità di azioni straordinarieIn quest’ultimo sciame sismico si sono registrate oltre 50 scosse di terremoto. Nel frattempo continuano le verifiche sugli edifici da parte dei Vigili del Fuoco che hanno effettuato circa una ventina di controlli. Secondo l’Ingv nel mese di aprile scorso ci sono state oltre 500 scosse, ma tutto resta nella norma e non ci sono segnali di evoluzione o di imminente eruzione. Per Musumeci però questa situazione va gestita in modo più celere ed efficace. Con la dichiarazione di stato di emergenza nazionale si assicurerebbe, in regime straordinario, “la velocizzazione delle procedure già in atto, definite dalle varie norme varate dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo in relazione al rischio sismico in atto nei Campi Flegrei, connesso al bradisismo” ha dichiarato il ministro.La situazione desta sempre più preoccupazione per la popolazione della zona residente a Pozzuoli, Bacoli e dintorni. Resta evidente che, con mezzi e procedimenti ordinari, la situazione non si sblocca. Per affrontare talea calamità, le autorità locali chiedono al governo dei poteri straordinari. Questi poteri consentono deroghe alla legislazione vigente ed è possibile anche che vengano requisiti beni mobili e immobili alla popolazione e vengano attivate procedure di urgenza per affidare lavori pubblici senza dover attendere i lunghi tempi degli iter ordinari. Le popolazioni dei territori in stato di emergenza nazionale possono richiedere aiuti e risorse a tutto il territorio.Le critiche al governo+Europa si scaglia contro il governo criticando i ritardi e l’abbandono dei Campi Flegrei, denunciando, inoltre, l’assenza di una strategia adeguata presentando un’interrogazione parlamentare al ministro Musumeci. Accuse di superficialità anche da parte del M5S: “da due anni a questa parte il ministro continua a sottovalutare l’emergenza, facendo promesse al territorio che poi scompaiono nei decreti” ha dichiarato Caso. Nel frattempo il Comune di Pozzuoli ha richiesto la creazione di un piano straordinario per la sicurezza degli edifici, risorse immediate e un taglio ai freni burocratici che rallentano gli interventi.Piano di evacuazione dei Campi FlegreiQuella dei Campi Flegrei è una condizione piuttosto complessa e sicuramente unica che esula da una normativa ordinaria. A preoccupare è sia il fenomeno del bradisismo con i conseguenti sciami sismici, sia la possibile esplosione vulcanica. Mentre per il terremoto, non essendo prevedibile, non è previsto un piano di evacuazione di massa, per l’eruzione vulcanica è previsto un piano per l’evacuazione. Si tratta di un piano unico al mondo data la sua unicità: circa 550mila persone devono essere evacuate nel giro di 72ore. Queste sono le persone che vivono nella zona rossa, che delimita il territorio che sarà completamente distrutto in caso di evacuazione. A queste vanno aggiunte anche le 800mila che risiedono nella zona gialla. Uno scenario piuttosto apocalittico che prevede molto ostacoli e difficoltà.