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Rosita di Ernst Lubitsch sarà il film di preapertura del Festival di Venezia

 

Il film di preapertura della settantaquattresima edizione del Festival di Venezia sarà Rosita, unica collaborazione fra il re della sophisticated comedy dell’età dell’oro hollywoodiana Ernst Lubitsch e la diva del muto Mary Pickford. Verrà proiettato martedì 29 agosto, in Sala Darsena, in una nuova copia digitale restaurata in 4k a cura del MoMA di New York (con il supporto di The Film Foundation) e presentata in anteprima mondiale. La proiezione sarà accompagnata dal vivo dalla Mitteleuropa Orchestra diretta dalla musicologa Gillian Anderson, che ha ricostruito la partitura originale del film lavorando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington.

Uscito nel 1923 e prodotto dalla Mary Pickford Company, Rosita fu il primo film girato negli USA dal regista tedesco e riscosse immediatamente un notevole successo. Successivamente la Pickford fece di tutto per ostacolarlo, lasciando che andasse dsitrutto ma conservando per ragioni misteriose il quarto rullo. Così Rosita scomparve dalla circolazione fino a quando, negli anni ’60, una copia in nitrato venne scoperta negli archivi russi e rimpatriata per opera del Museum of Modern Art. Un negativo di sicurezza fu realizzato dalla copia in nitrato, ma nessun lavoro ulteriore venne fatto, principalmente per l’impossibilità di ricreare le didascalie inglesi. Fortunatamente una copia dell’intero script, che includeva tutte le didascalie, era sopravissuta nella collezione dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Usando come modello i titoli del quarto rullo preservato da Mary Pickford, vennero dunque realizzate nuove didascalie.

In Rosita la Pickford era una cantante di strada di Siviglia che suscitava l’interesse del re di Spagna. A salvarla dalle grinfie del lascivo sovrano era un nobiluomo impersonato da George Walsh, fratello di quell Raoul che, non accreditato, si dice abbia collaborato alla regia.

 

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