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Rivoluzione carta d’identità elettronica: da ieri può finalmente sostituire lo SPID

Da un paio di giorni il Ministero dell’Interno ha introdotto nuove funzionalità che riguardano la CIE (Carta di Identità Elettronica). Per l’accesso ai siti della PA non sarà più necessario avere a disposizione un cellulare con la tecnologia NFC per leggere fisicamente la carta e potrà essere usata come lo SPID, tramite app.

Nei giorni scorsi è avvenuta una vera rivoluzione per la carta d’identità elettronica che si prepara, come annunciato anche dal Governo nei mesi scorsi (sollevando diverse polemiche), a sostituire lo SPID.

Da un paio di giorni il sito www.cartaidentita.it è stato aggiornato con le nuove funzionalità, la più importante delle quali è la possibilità, per l’utente, di attivare online le credenziali CIE (livello 1 e 2) usandole poi per usufruire dei servizi online della Pubblica Amministrazione.

La carta di identità elettronica, dopo aver attivato le credenziali, può essere usata finalmente per sostituire lo SPID in tutto e per tutto, anche senza avere necessariamente la carta fisica che è richiesta solo in casi particolari.

Ricordiamo che esistono tre livelli di credenziali, e fino ad oggi la Carta di Identità Elettronica sfruttava solo il livello 3, quello più difficile da usare perché richiedeva la verifica della presenza della carta tramite NFC, quindi tramite un lettore esterno che poteva essere uno smartphone o una interfaccia da collegare tramite USB al computer. Questo livello esiste ancora, ma non è necessario per la maggior parte dei servizi legati alla pubblica amministrazione dove basta il semplice riconoscimento dell’identità digitale.

I livelli 1 e 2 sono quelli più usati oggi, soprattutto il livello 2: il primo richiede infatti la sola corrispondenza di username e password, il secondo username, password e un terzo fattore che può essere un codice inviato sul cellulare. La tecnologia moderna, con l’autenticazione biometrica degli smartphone, ha permesso di gestire le credenziali di livello due facendo una scansione di un codice QR e autenticando l’accesso tramite scansione biometrica, o FaceID per Apple o fingerprint per Android. Esattamente quello che si fa oggi con lo SPID.

La CIE, quindi, si potrà usare da oggi allo stesso identico modo: sui siti che prevedono l’accesso tramite CIE basterà inquadrare il codice QR con l’app CIEid, aggiornata nei giorni scorsi sia per iOS che per Android, per autenticare l’utente abilitandolo alle varie operazioni. Non servirà avere la carta.

I passaggi da fare per coloro che già hanno in tasca la carta di identità elettronica sono due: il primo è la certificazione dell’app CIEid che è legata per questioni di sicurezza al singolo dispositivo, un po’ come le app della banca, il secondo è l’attivazione delle credenziali di livello 1 e 2 dal sito.

Si parte con l’app, perché la seconda fase può essere semplificata utilizzando direttamente l’app già attivata: dall’app si deve prima registrare la carta e poi certificare il dispositivo.

La carta può essere registrata semplicemente appoggiandola sul retro del telefono, sia iOS che Android, sfruttando quindi la lettura dei dati NFC. Andrà poi inserito il codice pin a 8 cifre, 4 ricevute al momento della presentazione della domanda e 4 arrivate per posta insieme alla carta di identità.