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Giulia Tramontano, non c’è premeditazione

Impagnatiello tira un sospiro di sollievo. I suoi avvocati hanno fatto un buon lavoro. Il processo d’Appello per l’assassinio di Giulia Tramontano e del bambino che teneva in grembo si è concluso con l’esclusione della premeditazione, un’aggravante pesantissima. Ergastolo confermato, dunque ma forse lo rivedremo libero prima del previsto. Perché anche la pena più pesante, come l’ergastolo, non esclude la possibilità di uscire, un giorno.

«L’ha avvelenata per sei mesi e l’ha uccisa. Ha cercato su internet: ‘Quanto veleno serve per uccidere una donna’. Per lo Stato non è premeditazione. Vergogna. La chiamano Legge, ma si legge disgusto» è stato il commento di Chiara, sorella di Giulia.

Una martire lei, la sorella il bambino e l’intera famiglia. Vittime non solo di un folle omicidio. Forse il peggio è venuto dopo.