DRONI SCONOSCIUTI SUL BELGIO: CAOS NEGLI AEROPORTI DI BRUXELLES E LIEGI

Disagi negli aeroporti, di Bruxelles e Liegi, a causa degli avvistamenti di droni nelle loro vicinanze. Gli scali, di entrambe le città, sono rimasti chiusi, ieri sera a titolo precauzionale, per qualche ora. Ben 41 voli, di cui 22 in partenza e 19 in arrivo, sono stati cancellati. Circa 500 passeggeri hanno trascorso così la notte all’interno dell’infrastruttura situata nella principale città del Paese.
La reazione
Il primo ministro, Bart De Wever, ha convocato d’urgenza stamane il Consiglio di sicurezza nazionale per valutare la situazione. “Non possiamo accettare che gli spostamenti dei viaggiatori siano condizionati dalle intrusioni dei velivoli senza pilota”, ha tuonato il ministro dell’Interno Bernard Quintin, evidenziando la necessità di una risposta coordinata a livello nazionale per fermare l’escalation in atto.
I precedenti
L’episodio si aggiunge infatti agli avvistamenti di altri apparecchi a pilotaggio remoto avvenuti, nei giorni scorsi, sopra la base di Kleine – Brogel, nelle Fiandre. L’accaduto è stato bollato come una probabile atto di spionaggio attribuito, pur in assenza di prove concrete, alla Russia.
La narrazione
Il Cremlino è accusato, ormai da tempo, di compiere una guerra ibrida nei confronti dell’Europa in risposta al sostegno bellico, dell’Unione dei 27, a Kiev. Quest’ultima ha denunciato 154 scontri armati con le truppe moscovite, insieme all’abbattimento di 61 droni ostili, 18 dei quali sono andati a segno in 7 località.
Lo scopo
L’obiettivo di Volodymyr Zelensky è di convincere Donald Trump a fornire i missili Tomahawk, in grado di disintegrare obiettivi fino a 2500 chilometri dai punti di lancio, colpendo così in profondità la superpotenza orientale.