Coloni aggrediscono palesinesi

In Cisgiordania occupata, le ultime 48 ore sono state scandite da un crescendo di aggressioni di coloni israeliani contro civili palestinesi, in coincidenza con la stagione della raccolta delle olive.
Villaggi e campi si sono trasformati in teatri di violenza da parte dei coloni con la complicità dell’esercito israeliano.
Tra venerdì e sabato, nel villaggio di al-Mughayir, a est di Ramallah, cinquanta coloni israeliani hanno fatto irruzione in una proprietà privata sfondando porte e cancelli, devastando cortili e dando fuoco a quattro macchine appartenenti a una stessa famiglia. Pochi minuti dopo, sono arrivati i soldati israeliani che hanno lanciato granate assordanti e gas lacrimogeni.
Sabato 25 ottobre, la violenza si è spostata più a nord, nell’area di Mukhmas e della comunità beduina di al-Ara’ara, alle porte di Gerusalemme. Case, automobili e uliveti sono stati incendiati con assalti paralleli e lanci di pietre. Almeno tre palestinesi sono rimasti feriti.
Poche ore più tardi, nel vicino villaggio di Deir Nizam, a nord-ovest di Ramallah, coloni armati hanno aggredito contadini che stavano raccogliendo olive nei pressi dell’ingresso del paese, colpendoli con calci di fucile e costringendoli ad abbandonare i campi. Testimoni hanno riferito che l’esercito israeliano è intervenuto solo molto dopo.
Nella stessa mattinata, a Kafr Malik, un altro villaggio nella zona di Ramallah, i raccoglitori palestinesi sono stati attaccati con spray urticante.
Dall’inizio della stagione della raccolta, ai primi di ottobre, la Commissione palestinese per la resistenza al Muro e alle Colonie ha registrato 158 attacchi contro raccoglitori e uliveti: 141 compiuti da coloni, 17 da soldati.
Secondo i dati del Ministero della Salute palestinese, oltre 1050 palestinesi sono stati uccisi e più di 10.000 feriti in Cisgiordania occupata da ottobre 2023. Più di 20.000 palestinesi sono stati arrestati tra cui 1.600 minori.
Da InsideOver