SPETTACOLI

Carmen Di Marzo, una stella emergente nel mondo dello spettacolo

Conoscere un’artista completa in grado di spaziare senza alcuna difficoltà da un settore all’altro del mondo dello spettacolo è un’occasione che non capita spesso ultimamente. Incontriamo così nel momento di maggior fulgore della sua carriera artistica Carmen Di Marzo, giovane e bella attrice napoletana trasferitasi ormai da lungo tempo nella capitale. Carmen di Marzo nasce ballerina, si diploma in danza classica, moderna e contemporanea tra il 1995 e il 2002 ma le vicissitudini della vita in un momento difficile le permettono invece di esprimere tutte le proprie potenzialità, che spaziano dal teatro, al cinema, alla musica.

 “ E’ vero. Ho iniziato a dedicarmi alla danza sin da quando avevo 7 anni, mi permetteva di esprimermi nel modo più naturale, poi un incidente a 20 anni mi ha costretto a fermarmi. E’ in quel momento che non potendo danzare ho iniziato ad avvicinarmi spontaneamente al teatro”.

Il teatro, un mondo di emozioni e di espressione della propria interiorità, si rivela la grande passione di questa ragazza partenopea che con grande carattere permette alle proprie insite capacità di emergere.

“Il teatro è ormai la mia grande passione, sono 10 anni che lo esercito a livello professionistico. Dopo un iniziale e comprensibile momento di smarrimento, la mia famiglia ha creduto in me, lasciandomi coltivare questa grande passione e sostenendomi negli inevitabili momenti difficili ”.

E così la carriera di questa splendida attrice prende il volo, quasi da subito si susseguono le partecipazioni a spettacoli di rilevanza come “La bella addormentata” con la coreografia di Fabio Moltesi, Etoile alla Scala di Milano, Cecità al Teatro dell’Orologio a Roma con la regìa di M.Sferra, la “Processione Passione di Cristo” di L.Tani, “Le Spose di Federico II con la regìa di Pippo Franco, “Pazzi in Partenza” di Claudio Insegno, “Assunta Spina” di Enrico Maria Lamanna, fino ad arrivare agli ultimi anni con “Questi figli amatissimi” con Edy Angelillo e la regìa di Silvio Giordani, “Maria Stuarda” di Filippo D’Alessio, “Il Viaggio” di Giuseppe Argirò.

Ancora in programmazione “Tu, tu che mestiere fai? “Ripresenterò questo spettacolo di Tony Cercola, un concept concert in cui recito alcuni suoi monologhi”

Ma l’opera a cui Carmen Di Marzo tiene particolarmente è “Rosy d’Altavilla” con la regìa di Paolo Vanacore e la direzione musicale di Alessandro Panatteri.

”Rosy d’Altavilla è il monologo di una bidella napoletana, reincarnazione di una diva del varietà. In questo confronto ed alternanza tra le due donne si esprime il recupero e la riscoperta delle canzoni del primo Novecento sconosciute ai più. Un monologo a cui tengo molto e che riprenderà a calcare le scene il prossimo anno a Torino, Roma e Napoli.”.

La passione anche per la danza e le indubbie doti poliedriche le permettono di partecipare a musical come “Rent” e “Festa di Piedigrotta” di Bennato.

Ma negli ultimi anni Carmen di Marzo si avvicina prepotentemente  anche al Cinema, partecipando a film e cortometraggi, alcuni dei quali conseguono un grande successo, come “Uno studente di nome Alessandro” con la regìa di E. de Camillis nastro d’Argento nel 2012, fino ad arrivare a “Il flauto magico di Piazza Vittorio” e “Gomorroide”

“Il Cinema è una lente d’ingrandimento, che mi permette di scoprire cose che a teatro non è possibile vedere”.

Un’attrice dalla  grande sensibilità come denota il brano scelto, “Il bambino costruttore”di Maria Montessori, in occasione della sua partecipazione  il 23 aprile 2015 alla manifestazione benefica “Los Ninos del Mar”.

“Ho scelto questo brano in quanto spiegava la visione del bambino che, lasciato libero, senza alcun rigore ed imposizione, riesce ad esprimere la propria creatività e da ciò invece del caos nasce come per magìa la disciplina”

Chiudiamo questo nostro incontro con Carmen di Marzo chiedendole di rivelarci quale sia in questo momento il suo sogno nel cassetto.

“Il mio sogno nel cassetto è ambizioso, ma desidero lavorare con un regista straniero, per avvicinarmi al panorama del cinema internazionale”

E questo è anche il nostro auspicio per questa ragazza che con dedizione e grandi capacità sta emergendo sempre più nel panorama artistico italiano.

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