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Zeman torna al Pescara

Tre volte – fino ad oggi una promozione in A nel 2012 e un esonero nel 2018 – sulla panchina del Pescara. Quella fra i biancazzurri e Zdenek Zeman è una storia particolare. Da domani il boemo, che il prossimo 12 maggio spegnerà 76 candeline, sarà nuovamente al timone della navicella biancazzurra per dare il via allo Zeman-ter.
    La scorsa estate il boemo fu a un passo dal ritorno in riva all’Adriatico, con la società che alla fine scelse Colombo. Alla base anche le frizioni avute con il presidente Daniele Sebastiani sia nella sua precedente avventura biancazzurra sia di recente, dopo la pubblicazione da parte di Zeman del libro “La bellezza non ha prezzo”. Ma la voglia e l’entusiasmo del tecnico di tornare ad allenare, ha prevalso su tutto. Così come per l’effervescenza dell’ambiente pescarese, simile, con le dovute proporzioni, alla sua Roma.
    Zeman domani firmerà un contratto fino al prossimo 30 giugno, con rinnovo automatico in caso di promozione in serie B. Il boemo crede nel “miracolo” ed è pronto a rituffarsi sul campo con la voglia di rianimare una squadra che ieri a Cerignola ha dimostrato di avere più di un problema. L’obiettivo è quello di mantenere il terzo posto, con il Foggia (l’altra squadra con cui il boemo ha scritto pagine storiche) appena due lunghezze dietro.
    E a proposito di storia, resta indelebile negli occhi di tanti appassionati di calcio il Pescara di Zeman che nel 2012 vinse il torneo di B. In quella squadra c’erano Verratti, Immobile e Insigne. E come ds in quella squadra c’era Daniele Delli Carri che ha deciso di puntare ancora sul navigato tecnico per un nuovo miracolo